Estratto da una intervista comparsa sul quotidiano Imprenditore.info da poter leggere qui: https://imprenditore.info/il-giusto-mindset-dellinvestitore/
Come è nata la tua passione per la finanza?.
Come un qualsiasi libero professionista con un reddito, sono stato avvicinato da promotori finanziari e agenti assicurativi che mi proposero di investire in piani di accumulo, in pensioni integrative, in polizze da investimento etc…
Durante il lockdown del Covid19 ho avuto il tempo per studiare molto queste tematiche sulla finanza personale che mi stavano molto appassionando. In quel periodo capii come funzionava l’industria del risparmio gestito in Italia; il pensiero che tutte le persone che conoscevo e che incontravo (a causa del fatto che fossero ignoranti dal punto di vista finanziario) fossero “vittima” di situazioni poco trasparenti, con portafogli inutilmente costosi, che non fossero a conoscenza dei veri costi pagati, mi ha smosso qualcosa dentro.
Quindi nel mio piccolo ho deciso di provare ad innovare questo mercato.
Per farlo, ho fatto corsi, master, ho studiato molto ed ho superato l’esame di abilitazione dell’OCF per fare il consulente finanziario autonomo. Da quel momento ho orientato questa professione nel realizzare gli obiettivi di vita del cliente:
– Università per i figli
– Capitale per sostenere i figli da grandi (matrimonio, acquisto prima casa, progetto imprenditoriale…)
– Smettere di lavorare a 60 anni
– Acquisto di casa al mare etc…
E questo è l’approccio su cui si basa l’investimento per obiettivi. Il punto è che chi non affronta il processo di investimento con una prospettiva basata sui propri obiettivi molto difficilmente avrà successo sui mercati.
Ricordo che “le persone” siamo noi, siete voi, sono i vostri parenti, i vostri genitori, nonni, zii, i vostri figli, i vostri colleghi, i vostri dipendenti, il vostro datore di lavoro. Le persone che non stanno ottenendo alcun valore da questa “intermediazione di prodotti finanziari” non sono un’entità astratta, che si fa fregare in qualche ufficio astratto da impiegati e promotori astratti.
È tutto molto reale, e riguarda tutti voi, e le vostre famiglie. Io voglio cambiare tutto questo.
Cosa pensi della consulenza finanziaria in Italia? E quali sono le prospettive?
La consulenza finanziaria indipendente è la mia scelta di vita e questo la dice lunga sulle prospettive di questo mercato. Io sono convinto che questo sia il futuro, perché offre vantaggi estremamente tangibili agli investitori. Io stesso, quando è stato aperto l’albo dei consulenti finanziari indipendenti, ho chiuso gli occhi e mi sono chiesto: “Io mi fare seguire Gianluca Barbagallo promotore in una banca qualsiasi o da Gianluca Barbagallo consulente indipendente?”.. e sono scoppiato a ridere. Non c’è paragone, assolutamente. E’ infatti solo questione di tempo e di far capire alle persone che la rivoluzione finanziaria è già iniziata, è in atto, perché non siamo più in un mondo in cui comandano solo le banche e le assicurazioni. Oggi finalmente l’investitore ha un’alternativa che finora non possedeva, cioè un vero servizio di consulenza basato sulle proprie esigenze a un costo nettamente inferiore a quello bancario.
Quanto è importante per te l’educazione finanziaria?
Tantissimo, è la base di tutto. Non a caso quando ho iniziato l’attività di consulente finanziario indipendente non ho iniziato a cercare clienti, ma mi sono focalizzato sul fare educazione finanziaria, perché oggi siamo in un mondo in cui esiste ancora il vecchio sistema delle banche basato sui costi occulti e sulla vendita di prodotti inefficienti. Ed esiste un vasto pubblico di investitori che hanno una scarsa cultura finanziaria. In questa situazione le banche e i grandi gruppi assicurativi, ovviamente, ci sguazzano ed è una nostra responsabilità, come consulenti, educare finanziariamente i risparmiatori che vogliono investire. Pensa a questo: se le persone migliorano la loro educazione finanziaria, capiscono anche come migliorare il loro risparmio privato, e tutto questo di conseguenza si traduce in un miglioramento dell’economia reale dell’intero paese. Più risparmio, più investimento anche nelle imprese, meno disoccupazione e PIL alto. Ma tutto questo deve partire da ognuno di noi.
“Non ci sono segreti, c’è solo l’obiettivo di essere d’aiuto alle persone.”
Facciamo un gioco: come faresti educazione finanziaria nelle scuole se fossi il Ministro dell’Istruzione?
Introdurrei tanta pratica, di sicuro. Poi spiegherei i concetti di base in maniera chiara, e poi farei tante esercitazioni basate proprio sulla vita reale. Sia sugli investimenti che sulla previdenza, per andare a migliorare la finanza personale in modo pratico. Come paese, come popolo, abbiamo bisogno di comprendere concetti semplici e di saperli applicare alle scelte quotidiane. Bisogna partire dalle scuole elementari con una buona educazione civica ma insegnando concetto che stanno alla base della vita reale.
In che modo per te i giovani possono avvicinarsi alla finanza senza correre rischi inutili? E che ruolo hanno i social network in questo?
Ritorniamo all’educazione finanziaria. Per forza dobbiamo puntare su questo. I rischi si corrono quando non si hanno conoscenze adeguate. Ovviamente, i social in questo possono darci una grande mano, perché grazie ai social oggi puoi fare educazione finanziaria, anche ai giovani, ma purtroppo puoi trovare anche della cattiva informazione perché non ci sono filtri. Nei social tutti possono dire tutto e dobbiamo essere bravi noi a comunicare con il nostro pubblico. Poi è anche vero che ogni persona deve essere abbastanza responsabile da informarsi in modo adeguato. Diciamo che con delle buone basi puoi andare tranquillo.
In tanti, ancora, non hanno compreso a pieno il valore della consulenza finanziaria, eppure questo è un grande dono che puoi fare a te stesso e al tuo patrimonio familiare, come se fosse un grande regalo di Natale per le tue tasche.